giovedì 4 dicembre 2008

L’atelier-fiaba terapeutico. Un’esperienza sulla narrazione delle fiabe tradizionali

Navigando in internet ho trovato delle notizie su Pierre Lafforgue, psicoanalista francese, il quale ha tenuto dei convegli sulla fiaba. Ciò che ha detto mi è sembrato iportante, quindi ho pensato di riportarvi alcuni pezzi...

"L’apporto della teoria e della pratica psicoanalitica ha permesso una nuova comprensione dei fatti storici al di fuori del suo campo medico d’origine. Si conoscono delle interpretazioni psicoanalitiche di fatti storici, di fatti sociali, di opere d’arte, di religioni, del romanzo e della fiaba popolare.
In seguito ai lavori pionieristici di Freud (
L’uomo dei lupi, L’inquietante estranietà) e del celebre studio metapsicologico di Bettelheim (Il mondo incantato, Uso, importanza e significato psicoanalitico delle fiabe), non sembra che questo mediatore sia stato utilizzato spesso nel setting terapeutico con la sua capacità, di fatto notevole, di stimolare elaborazioni secondarie prevedibili e tracciate in ciò che si potrebbe chiamare l’inconscio collettivo in senso gruppale piuttosto che Junghiano.
Vorrei parlare della mia esperienza con questo mediatore nell’ambito degli ateliers terapeutici che ho praticato per trent'anni nel day hospital, con bambini autistici e psicotici e in ambulatorio con bambini con patologie nevrotiche.
La fiaba popolare non è in sé curativa, ma il modo in cui i curanti la vivono, la lavorano e la utilizzano per accogliere e metabolizzare le angosce normali o patologiche dei bambini, ne fa uno strumento che è divenuto singolare per coloro che trattano patologie gravi.
Perché la fiaba della tradizione orale nella cura?
"

Questa è solo la presentazione...l'articolo ve lo proporrò a pezzi perchè è lungo, e quindi ho pensato che fosse meglio "farlo a puntate"...

4 commenti:

MeneFraPo - Francesco ha detto...

Sono d'accordo con Pierre Lafforgue, soprattutto quando dice che la fiaba non è curativa ma è il modo con cui la metabolizzano diventa un strumento imnportante.
Qui mi sembra che Pierre abbia toccato un punto importante, della realta della fiaba.
Secondo me la fiaba ha perso molto senso in questi ultimi anni, è raccontata in un modo troppo superficiale, e in questo modo non si da l'opportunità al bambino di farsi propria questa storia.

Irene ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te...la fiaba ha perso quasi tutti i suoi significati,è ritenuta ormai solo un metodo per "tenere calmi i bambini";lo vedo io stessa al lavoro,ormai i bambini sono interessati più dagli "eroi" dei cartoni,che non da quelli delle fiabe. Ed è un peccato perchè in questo modo non percepiscono più la finalità delle fiabe.

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu